mercoledì 24 giugno 2009

Ti amo amore, a casa mia. Amore mio le corna le dimentichiamo, noi, che ci amiamo più di tutti i tizi, da soli o in comitiva, perché abbiamo fiducia e approvazione l’un dell’altro. La fiducia e la sincerità ci tengono la mano anche nelle situazioni peggiori, quando non c'è l'arcobaleno nello scavamento dei nostri occhi raziocinanti. Tienimi la mano, e io ti parlerò d’amore, con tutto l’amore del mondo in un momento unico e schietto. Parlami di te, dall’alba al tramonto sempre e saremo una sol’cosa. Ti amo e sei la vita mia per me, amo l’amore dei tuoi occhi raziocinanti e quanto sei di compagnia, amore mio. Ed ogni volta che ti guardo penso che non resterò mai e poi mai isolato.

sabato 20 giugno 2009


Il pezzo del puzzle col tuo zigomo destro che me lo ritrovo ovunque. I tuoi occhi di fretta, i nostri anni con la rincorsa. Pensavo semplicemente che non sarei mai partito. Che un modo tanto alla fine si trova. E poi mi ritrovo a gesticolare al finestrino e a farti le facce tanto tu eri inconsolabile. E mi tieni anche il muso come fosse colpa mia. Mi scaraventi contro gli insulti, i pianoforti, i polmoni, i singhiozzi. “Se muori ti dissotterro e mi ci siedo accanto. Ti leggo il libro delle frasi d’amore e mi ci piscio dalle risate”. Con la radio spenta c’avevo un vuoto nucleare sulla strada del ritorno. Non mi andava di sentire la prima cosa a caso. Non mi andava di sentire praticamente nulla. A casa mi sono messo sul letto. Mi sono svegliato con la luce del sole del pomeriggio dietro alle persiane. Devo aver capito in qualche modo che non c'eri.


martedì 16 giugno 2009

Il Disillusionista

Il basso ventre il mio basso enigmismo:
quello che chiamate vero e quello che chiamate finto sono tempi verbali.

Vedete il passato remoto, ora lo faccio passare nell’altra mano. Fate attenzione. In quest’altra mano non c’è niente. E ora, chiudo la mano. Ed ecco che il passato remoto è diventato imperfetto. Ora chiudete gli occhi. Non barate chiudete gli occhi.

Uscirà dalla manica
il tempo che mi parve,
apparso.
Scompare.

Qualcuno in mezzo al pubblico si sta chiedendo cosa apparirà su questo palco vuoto. C’è un brusio in sala più e meno rovente di neonati in braccio e bambini. Ci sono pellicce e orologi di lusso. Ci sono i critici e i filosofi che blocchetto alla mano danno una spiegazione di quel vuoto, che poi è comunque un pieno e se ci pensi e se ci rifletti. Ognuno guarda e si domanda se la sedia, il divano, la televisione, il libro non facciano già parte della rappresentazione.
Io vi dico che non ne fanno parte. Che sono lì a caso. E vi dico che stasera non vedrete niente.
Finché qualcuno del pubblico non si alzerà, salirà sul palco, e si metterà a fare una cosa qualsiasi.



giovedì 4 giugno 2009


La mia impazienza e tu che ci nuoti dentro.
Mentre tutti ballano, sui marciapiedi mano nella mano ballano i miei amici in macchina e sui tavoli dei pub, balla mio padre che mi porta il caffè ballando e mia mamma che passa l’aspirapolvere sotto i piedi di noi tutti.
Sulla stessa sedia da anni. Cerco due passi che vadano a tempo. Li scrivo nel caso che..
Altrimenti piango. Piango il mare di Norvegia con i tonni che nuotano in controcorrente e ballano anche loro. inebetiti mi guardano. mi chiedono se ho sentito dolore.
Un tonno ripete che sentirò il raschiamento del cielo e poi più niente segui la corrente - l’ha detto – sentirai il raschiamento del cielo, ma tu devi stare tranquillo su su, prendi Al Pacino nel Mercante Di Venezia..

tra i pazzi che si suicidano, e i pazzi che non lo fanno
tra il quinto piano e l’asfalto

( mi sto,
sopportando )

domenica 24 maggio 2009

Andiamo per la colossale disfatta. Armati di sfiducia e rassegnazione. Ce la rideremo a guardarci imbarazzati e maldestri. Dobbiamo giusto convincere cuore nervi tendini e cervello a servire allo scopo. Tutto ciò che può esser degno di un uomo. Al limite faremo le facce. Ci sentiremo Al Pacino Jim Carrey Woody.. Cristo, stiamo parlando di noi. Sappiamo di chi stiamo parlando. Hey, ce l’hai con noi? Ce l’hai con noi? I pottoricani minchia i pottoricani. Dai fammelo un sorriso, lettoruccio. A che stai pensando? Che sei più bravo di me? Che sei più bello di me? Che ho ragione che ho torto? Tu non lo sai ma mi hai rovinato la vita. Me ne fotto di quello che pensi del tuo commentuccio della tua mente ruffiana e arretrata, lettoruccio. Delle tue virgole e punti prevedibilissimi che lo so già dalla prima frase come andrà a finire. Sei al tempo della pietra “stai generalizzando” sei al tempo della pietra. Te lo vuoi ficcare in quella testa da lettoruccio?

martedì 19 maggio 2009

gli + occhiali + da + sole + sono + un + affronto + ai + tuoi + larghi + occhi

Le imperturbabili chiamate e le Vigorsol ovunque.
Andy dice che bisogna aspettare e che la sofferenza è bella e prevista dal gioco l’ha detto – devi aspettare, e devi fare come se fosse con me con me ci parli no? sii naturale su su, prendi Al Pacino in Carlito’s Way.. eccetera eccetera.
Che non riesco a dire nemmeno le frasi più facili. una parola per volta. come + stai + ? oppure che + hai + fatto + oggi + ? Se parlo mi viene fuori Montpellier + airbag + cinema + nubifragio + quattordici’anni + piazzanavona. Che non vuol dire davvero niente. Che vuol dire fare si e no con la testa e masticare chilometri di Vigorsol per tutta la serata. Mentre mi guardi come a dire.

all I ever learned from love was how to shoot at someone who outdrew you

giovedì 14 maggio 2009

I cinque migliori film serotoninici:

5. Iron Man
4. Gran Torino
3. Pensavo fosse amore, invece era un calesse
2. The Big Lebowski

1. Tu mi turbi

giovedì 23 aprile 2009


Baciarti è stato come sentirti il polso

In macchina con gli occhi chiusi e il giubbotto addosso mi chiedevi quanto manca. E guidando pensavo ora li chiudo anch’io e ne parliamo domani mattina nel letto. E invece mi sgolo mi sgolo e tu comunque non senti nulla. Mi sgolo in una ninnananna per tenerti sveglia. Ti urlo anche le frasi porno con gli occhiali da sole gialli e gli occhi slavati. “Vedimi amore” Mi senti? Mi riesci a sentire?
Nell'istante in cui penso a come andrà a finire si sente un clamore impossibile, di un silenzio sconfinato. E me ne resto zitto zitto

Il sangue è qualcosa che dobbiamo ancora capire.

martedì 21 aprile 2009

Sazietà

Cannelloni ripieni, melanzane ripiene, lasagne alla bolognese, perbenisti, moralisti, ipocriti, trippa alla fiorentina, trippa alla milanese, baccalà alla vicentina, trota salmonata all’arancia, intransigenti, intolleranti, fanatici gnocchi alla bava, gnocchi alla romana, gnocchi di zucca, ragù di carne di maiale, imbonitori, imbroglioni, truffatori, bistecche alla tartara, strilloni, paccheri ai frutti di mare, penne allo zafferano in cartoccio, opportunisti, voltagabbana, cotolette alla milanese, branzini al forno, frittelle dolci, costolette alla valdostana, calcolatori, doppiogiochisti, torte di pere e cioccolata, anatre all’arancia, camaleonti, arancini di riso, trasformisti, equilibristi, bignè di granchio e formaggio, pappardelle con speck e funghi porcini, babà al rhum, tròfie al tonno, trònfi, incoerenti, contraddittori, roast-beef illogici, rotoli di vitello con noci, pancakes allo sciroppo d’acero, polli al curry, risotti di mascarpone e pepe, fettuccine maccheroni alla chitarra inconseguenti, incostanti, ripieni di carne e salsiccia, prepotenti polpettoni d’agnello alla sarda empi ingordi zabaioni al cioccolato sogliole alla mugnaia strozzapretiavidi affamatidissolutirustici melanzane saltimboccaallaromana fichisecchi spaghettiallacarbonara puttanescamatriciana approfittatori inutilimeschini grassimediocri sudicisenzaamore e senza conseguenze.

mercoledì 8 aprile 2009

..una ragazza di un verde tenero e brillante..
..una ragazza di un verde tenero e brillante
..una ragazza di un verde tenero e brillante..

giovedì 2 aprile 2009


Qui sulla terra di cosa siamo il fondale chissà

martedì 31 marzo 2009

..la riscrittura dell'omosessualità nell'opera di Pier Vittorio Tondelli..pagine biografiche di storia gay..lettura critica in chiave gay..alcuni dei suoi romanzi trattano anche di tematiche omosessuali..fra loro i gay..cultura gay..scrittore gay italiano..

nessuno scrive di CalvinoDanteGaddaPaveseManzoniMontale "scrittore eterosessuale italiano":

Dante..alcuni dei suoi romanzi trattano anche di tematiche eterosessuali
Calvino..cultura eterosessuale
Manzoni..pagine biografiche di storia eterosessuale

lunedì 23 marzo 2009


..
Il cielo, il vuoto, il silenzio.. dicevo il cielo il vuoto il silenzio sono ancora un troppo pieno (per trovare un abbandono qualsiasi) Se il mondo dovesse precipitare, un giorno, non precipiterebbe certo sul cielo se un giorno dovessimo trovare una risposta qualsiasi non se ne starebbe certo in silenzio
..

lunedì 2 marzo 2009


Per telefono mi dicevi che non sapevi dove stavamo andando, sottovoce perché tutti dormono. Con i tronchi degli alberi che si affinano e la paura di uscire la sera, e di rientrare la sera. “in quella testa di cazzo devi capire che non è importante cosa, amore, ma come”. Da una parte del filo dicevi “non è importante se non ti bacio, ma come non lo faccio” e dall’altra sentivo “non è importante se non ti amo, ma come non ti amo”. Per non incominciare a sfinirci, per non finire all’ospedale. con i coltelli e gli anelli che si intravedono dalla radiografia.


questo vuoto non è un vuoto a caso
è un vuoto che ha il tuo stesso girovita.

domenica 1 marzo 2009

 
Tutto si risolve. Non c’è niente che non si sia risolto. 
Tutto alla fine va.
Perché dovrei pensare che non continuerà così? 
Tutto liscio liscio fino alla fine.
 
 

martedì 17 febbraio 2009


L’asportazione del tessuto locale del miocardio sotto il cielo del porto.
Siamo sintonizzati sul vento che piega le antenne e si vede a nere righe bianche e nere.
Il mare.
Un fondale di stucco grigio.
Un cerchio di sole impallato sull’acqua ruvida.


lunedì 16 febbraio 2009


Da [da (da "ho scelto te perchè volevo una ragazza dal nome con le rime facili" ne è passato di tempo. Non ti darò mai del Ti amo tantissimo nè del Più di ogni altra cosa) nè è passato di tempo. Ti amo tantissimo e più di ogni altra cosa] nè è passato di tempo. 

Eppure 
il tempo 
non passa 
mai




" Non so se è arte però la sento "

(Joker - Batman 1989)



lunedì 9 febbraio 2009

mi ricordo limpida

[il sospiro d’amore di quell’uomo sulla panchina, è il sospiro della specie]

mercoledì 4 febbraio 2009

mi devi ancora spiegare la storia dei sentimenti random per le persone. quando in bilico sul marciapiede mi tiravi e ripetevi - andiamo a vestirci male a mangiare sotto le fontane – di quanto sentivi insopportabile l’interessamento che provavi per chi provava uno scherzo di interessamento per te

non avevi nemmeno un filo di sorriso e piangevi che ti colava la fontana addosso e il soffitto. e le fontane.

e la stanza ti si chiudeva stretta intorno allo stomaco. senza quella miseria di nostalgia, di rimpianto. di convalescenza. che si trasmette solo con rapporti telefonici. mi starai pensando.

venerdì 30 gennaio 2009

nelgiornoenell'ora

Succede che sei morto e dai a vedere una depressione qualsiasi.
Non un morto metaforico. Un morto morto. Vedasi: morto.
Vorresti un compito qualsiasi e un metro quadro dove startene immobile con la tua irreprensibile depressione. Sei morto, e depresso.
E ti metti a dirigere il traffico. Per esempio.
Accosti le macchine. Quelle capiscono. Si fermano. Parcheggiano. E vengono a dirigere il traffico. Così poi non ce ne sono più di macchine in giro. Ci mettiamo le braccia lungo i fianchi.
Smettiamo di dire “ma questo che significa?” “che significa?”.

Poi ci arriva una chiamata a casa, di un amico morto in un incidente stradale.
Nel-Giorno-e-nell’Ora, e nel minuto delle 11.50 andiamo a casa sua.
Ci interroghiamo sulla vita. Di come ci stiamo pisciando sopra.
Poi basta.
Da morti,
seguiamo al passo
il carro funebre.


(SIGNIFICA CHE SIAMO COSì POCO VIVI DA POTERCI RITENERE MORTI, CAZZONI. QUESTA. QUESTA è LA CHIAMATA A CASA CHE VI AVVISA CHE SIETE MORTI IN UN INCIDENTE STRADALE. E NON ERA COLPA VOSTRA. ADESSO POTETE FARE QUELLO CHE VOLETE. FATELO. SMETTETELA CON QUESTA CAZZO DI IPOCONDRIA. DI REALTà VIRTUALE. SCOPATEVI. FATEVI LECCARE IL BURRO D’ARACHIDI IN MEZZO ALLE GAMBE DA UNO YORKSHIRE. FATE - QUELLO - CHE - CAZZO - VI - PARE)

lunedì 26 gennaio 2009

“basta incontrare un certo sguardo con quel lievissimo ritardo”

penso alla vibrazione diversa delle mie corde vocali che ti inviterebbero a salire, che ci siamo mangiati le tartine le olive ascolane sulla tovaglia del tuo vestito bianco a fiori rossi e avrei davvero voluto invitarti a salire

la tua frangetta reduce da un terremoto e le tue parole piegate in due perse nelle tasche di qualche jeans perso in qualche armadio.

giovedì 22 gennaio 2009

Il pulsante Rosso e le Rose della Redazione.
Tutti a scuola dovevamo fare il vulcano

(Chissà dove ti sedevi
a scuola e sul pullman per casa)

Penso
e scrivo a penna le differenze fra di noi
tante (in levare)
da non poterne essere indifferenti.

sabato 17 gennaio 2009


Il randez-vous è una manovra effettuata da due oggetti in volo nello spazio, solitamente una navicella spaziale ed una stazione orbitante intorno alla Terra avente come obiettivo l'avvicinamento degli stessi.
Fine primario di una manovra randez-vous è l'aggancio (docking) all'altro veicolo, reso possibile dalla presenza su entrambi i veicoli di meccanismi compatibili atti alla realizzazione dell'agganciamento.
Una volta agganciati i due oggetti, utilizzando appositi tunnel di collegamento diventa possibile il passaggio di astronauti e/o materiale da un veicolo verso l’altro.


giovedì 15 gennaio 2009

In un tormento


Andavo per leggere
ed era già letto
per mangiare
ed ero già sazio
per liberarmi
ed ero già libero
per afferrare
ed era già nelle mie mani
 
per scrivere
ma tutto era già